Venghino paperoni… venghino!

In aumento la domanda per immobili di lusso: da Milano al lago di Como, dalla Liguria alla Toscana fino a Roma, sempre più “paperoni” dal mondo scelgono l’Italia: le richieste sono cresciute del 30%. La bellezza non è un lusso, è una necessità.

La flat tax sta finalmente dando i suoi frutti?

Sceicchi arabi, ricchi cinesi, inglesi scontenti della Brexit, alcuni paperoni americani, imprenditori nord-europei, oligarchi russi: tutti a caccia di dimore nobiliari, di sontuosi castelli e di prestigiose ville nel Belpaese.

La tassazione introdotta nel 2017, per attirare i miliardari residenti all’estero, italiani o stranieri che siano, al fine di incentivare lo spostamento di capitali in Italia. Ma i suoi effetti stanno iniziando a dispiegarsi solo ora, perché due anni fa l’Italia non l’ha pubblicizzata con forza all’estero, forse perché un po’ “gelosa” dei suoi gioielli immobiliari ;-),  e dunque solo adesso i ricchi stranieri hanno iniziato a prendere atto di questa possibilità.

Imposta sostitutiva su redditi prodotti all’estero

A chi valuta trasferire la residenza fiscale nella Penisola viene offerta un’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero con un forfait di 100 mila euro per ciascun periodo d’imposta per cui viene esercitata, al fine di attrarre ed incentivare il trasferimento della residenza fiscale in Italia degli «high net worth individual», ossia delle persone con un alto patrimonio.

Possono aderire a questo regime tutti i “paperoni” che non sono mai stati fiscalmente residenti in Italia (o almeno in nove anni negli ultimi dieci).

Nel panorama Romano la prestigiosa Villa Calandrelli sul Gianicolo, ad esempio, è stata di recente mostrata dalla filiale italiana di Sotheby’s International Realty a due nababbi stranieri che fanno parte della classifica dei Top 10 Forbes dei più ricchi del mondo.

Palazzo Pisani Moretta a Venezia venduto ad un cinese-americano, Villa Bibbiani in Toscana accaparrata da un magante americano, Villa Babbiano a Como regalata alla peperina russa, Villa Buonaccordo di Portofino con il suo nuovo proprietario cinese e la Villa Godilonda, che ora parla russo sono alcuni degli esempi che la flat tax sta dando un riscontro positivo nel panorama immobiliare italiano di lusso.

L’Italia ha in serbo ancora molti lussuosi gioielli immobiliari, basta sborsare 19 milioni di Euro per diventare il proprietario della villa che fu di Carlo Ponti e Sophia Loren sull’Appia Antica… oppure investire “solo” 3,5 milioni nel prestigioso villino Liberty, sito in Via dei Villlini a Roma.

L’ESPRESSIONE DELL’ART NOUVEAU

 

 

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